Marit Ilison è un’artista estone, multidisciplinare e concettuale, che spazia dalla moda, al costume, alle installazioni, definita come la poetessa dell’abbigliamento dalla rivista francese di Alta Moda “Stiletto”.
Laureatasi al Tallin Technical College, dopo aver ottenuto il Diploma di Master in Fashion Design all’Estonian Academy of Arts, ha lavorato come freelance per diversi designer come Bruno Pieters, Camilla Starek e l’atelier Trois Quarts ad Anversa, e si è aggiudicata il titolo di Vogue TALENT nel 2014.
Il suo progetto “Longing for Sleep” si rifà al desiderio di dormire durante il lungo periodo chiamato Kaamos, termine finnico ed estone che indica il periodo in cui la lunga notte cala sulle regioni baltiche da novembre a gennaio, quando le giornate sono talmente corte da riservare pochissime ore di luce. Quel desiderio le è risuonato in mente per dieci lunghi anni, “Longing for sleep”, senza però avere un contorno definito. L’unica certezza che aveva era la voglia di lasciarsi avvolgere e coccolare dal tepore delle coperte durante il lungo inverno.
È stata quella la scintilla che ha dato vita alla sua collezione: le coperte che abitavano le case dell’ex Unione Sovietica negli anni ‘70 e ‘80 sono diventate, per lei, il punto di partenza del brand e la concretizzazione del lungo periodo di riflessione concettuale.
Quello che Marit Ilison ha fatto e continua a fare tutt’oggi con le coperte di lana vintage è spogliarle di quel senso malinconico e nostalgico e trasformarle in bellissimi cappotti, tutti rigorosamente riadattati a mano, pezzi unici ed originali, che esaltano la maestria dell’artigianato dell’atelier di Tallin. Ogni pezzo è numerato e finemente impreziosito da decorazioni nascoste all’interno dei cappotti, come il ricordo di un sogno bellissimo custodito gelosamente nella nostra mente. I colori sgargianti dei cappotti annullano il richiamo malinconico alla Guerra Fredda e le forme ampie, che avvolgono e esaltano la silhouette femminile, rendono i capi estremamente eleganti e raffinati. Contestualmente si rivelano capispalla comodi e versatili, adatti ad una donna attenta al comfort e alla vestibilità.
Chiamata a supervisionare il progetto “Fashion Empowerement” dall’Estonian Academy of Arts nel 2011, ha avuto modo di approfondire ulteriormente lo studio dei materiali e la vestibilità dei capi, elemento indispensabile per venire incontro alle esigenze di persone con bisogni speciali come i non vedenti. Da allora l’attenzione di Marit Ilison per i tessuti non si è più limitata alla qualità dei filati ma si è incentrata, soprattutto, sulle sensazioni che questi trasmettono al tatto e in fatto di comfort e vestibilità.
Conscia che oggi le persone hanno molti più abiti di quelli di cui realmente necessitano, pensa che la Fashion Industry stia perdendo di vista il valore delle cose, disperdendo risorse fisiche e creative. La sua collezione cerca di trasmettere e affermare l’idea che la moda debba ritornare ad essere il mezzo attraverso cui esprimere il proprio talento creativo, le proprie idee e unicità, attraverso pezzi unici lavorati a mano, opere d’arte create grazie alla maestria di sapienti lavorazioni artigianali e scaturite da una profonda ricerca concettuale.

















