Una palestra in legno, che profuma di pellicola comica italiana di fine anni ’70, da un lato. La pubblicità e la comunicazione di massa dal forte e imprescindibile carattere sovietico, dall’altro. Il risultato? Un collettivo di ragazzi guidati da Gosha Rubchinskiy, che invade le strade di Firenze, durante Pitti Uomo 2016.
Rubchinskiy un leader/designer pacifico, con la nobile missione di raccontare, per mezzo di un alto valore narrativo, i trascorsi di una società, quella russa, fatta di colori, immagini e codici che da sempre danzano sulle note di un vinile post bellico, intriso di nostalgia. Con queste due immagini, si presenta la collezione maschile di Gosha Rubchinskiy.
Un vero e proprio collettivo in fermento, in moto. Giovani ragazzi invadono le strade con completi, maglie e scarpe dal dinamico sapore urbano. Grandi scritte ritraggono il logo dell’italianissimo brand sportivo, FILA, con il quale, Gosha Rubchinskiy collabora. Lo sport e la sua più iconografica immagine, vengono scomposti e abbinati a tonalità ed immagini che sanno sempre di un retro futuribile e mai scontato.