Si scrive denim, ma si legge voglia di cambiare. La tela blu protagonista dello streetstyle diventa per la nuova primavera estate 2015 un dettaglio elegante.
Lo sa bene Kris Van Assche, considerato da molti il poeta di Dior Homme, che ad ogni stagione riesce a far dialogare la grande tradizione di Christian Dior con le nuove tendenze dell’abbigliamento maschile. Riscrive la storia. In questo modo il più classico dei completi formali diventa moderno abbinato ad un’icona del workwear. Il giubbino viene ricoperto da pennellate di colore, i jeans scarabocchiati da parole in lingua francese.
Il lavoro di Andrea Pompilio è così “sbagliato” da risultare subito giusto. Protagnisti sono i figli di papà, che giocano a fare i ribelli rivisitando il guardaroba tradizionale. Abiti denim dalle lunghezze in contraddizione.
Nessuno riesce a raccontare la nuova storia britannica come Christopher Bailey. La stessa passerella dipinta a mano richiama una copertina di un libro. E se Burberry Prorsum, sotto al blazer di velluto prugna, lascia intravedere i gilet multitasche, Prada non ha nulla da nascondere.
Miuccia, la voce più influente, usa il tessuto per parlare di uguaglianza. Così lui (e lei) indossano cappotti, giacche e pantaloni disegnati da cuciture bianche a contrasto.
Anche Fabio Quaranta punta sul total look. Il suo punto forte è proprio il completo, che veste individui dall’identità ben definita, fuori dai luoghi comuni. Non sono personaggi, ma gentleman formali.