Intro

Cresciuto tra i lavori del padre, fin da bambino il designer messicano Paulina Luna ha avuto l’opportunità di avvicinarsi ad arte e materiali diversi. Questa passione, con il passare del tempo, lo ha portato nell’ambito della moda, attirato dalla curiosità di conoscere le composizioni dei tessuti e dal fare vestiti.

Ha quindi frequentato una scuola di studi di moda nella città di Guadalajara, città in cui è nato. Uno degli emblemi del suo brand omonimo, fondato nel 2015, è quello della femminilità, descritta dal designer come una libertà di esprimersi che va oltre gli stereotipi sociali. Dal finish androgino, ogni sua collezione dà importanza alla struttura e alla forma, ispirandosi in particolare all’architettura pre-Ispanica.

Parlami di te e del tuo lavoro.

Sono una persona molto affidabile e tenace. Sono anche molto ostinato e disciplinato. Amo il mio lavoro e mi considero molto fortunato a fare ciò che amo. Qui in Messico ho una mia linea di prêt-à-porter di lusso.

Parlami della tua ultima collezione e del suo concept.

Ho cominciato partendo da questi elementi: struttura, movimento, trigonometria, cubismo, linee e oversize. Sono tutte caratteristiche dell’architettura pre-Ispanica, da dove prendo ispirazione. Mi sono poi interessato ai lavori di un architetto messicano, Augustin Hernandez, una figura emblematica per l’architettura messicana. In ogni abito della collezione c’è una traccia di elementi pre-Ispanici. La collezione è composta da vari tessuti, come mohair, seta, pelle, lana e poliestere, con una gamma di colori che va dal nero alla sabbia brillante, ma con accenti su tinte del marrone, verde oliva e un grigio fumo/argento.

Cosa ti ispira?

Sono ispirato dall’arte, dall’architettura, dai movimenti sociali e dal mio Paese, il Messico.

Come descriveresti il tuo stile con tre parole?

Forma, funzione e struttura.

Che ruolo ha l’architettura nella tua creazione?

L’architettura ha un ruolo fondamentale per ogni collezione che creiamo e penso sia bello essere in grado di progettare con essa, perché ogni volta è come un’ardua sfida.

Colori e tessuti preferiti?

Nero, verde oliva e oro. I tessuti che preferisco più di tutti sono mohair, sete, pelli e cashmere.

Cosa significa per te l’eleganza?

Per me l’eleganza è qualcosa che ogni donna possiede e va oltre la società. La portiamo dentro di noi e possiamo esprimerla liberamente attraverso l’arte e la moda.

Cosa ascolti durante il processo creativo?

Ascolto il vero nulla. Non è così perché sento di averne bisogno, ma perché passo la maggior parte del mio tempo nel mio studio con i suoni naturali che ci sono lì intorno a me. Se però dovessi mettere su qualcosa di speciale, sarebbero pezzi al pianoforte o di musica classica.

Quali designer ti piacciono e ti ispirano?

Rei Kawakubo, Moncler e Elsa Schiaparelli.

Chi ti piacerebbe vestire in futuro?

Mi piacerebbe vedere i miei abiti indosso a Jennifer Lawrence, Keira Knightly e Cecilia Suarez.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Cosa dobbiamo aspettarci da te?

Stiamo continuando a lavorare duro, stagione dopo stagione. Stiamo attualmente preparando la collezione FW19 e presto apriremo un atelier qui in Messico. In futuro spero di riuscire a posizionarmi a livello internazionale continuando a far conoscere il mio brand.

Dimmi tre aggettivi che descrivono il tuo Paese.

Tradizione, cultura e architettura pre-Ispanica.

Chiudi gli occhi e pensa ad una forma o oggetto che raffigura il tuo paese.

Tridimensionale.