Qualche giorno fa sono andati in scena i giovani e talentuosi studenti della prestigiosa Royal Academy of Fine Arts Antwerp.
Un fashion show atteso e seguito dagli adetti al settore alla ricerca dei creativi di domani “coltivati” dal famoso direttore creativo Walter Van Beirendonck.
Quest’anno per la prima volta gli studenti hanno partecipato a PARCOUR, esponendo le collezioni attraverso delle istallazioni dislocate lungo un percorso che ha attraversato tutta la città, aprendo al pubblico strutture e palazzi generalmente chiusi.
Qui trovate la nostra selezione delle collezioni più interessanti.
SOFIE GAUDAEN
Una collezione womenswear ispirata al popolo Ainu che vive nel nord del Giappone.
I volti dipinti di nero e i tatuaggi utilizzati contro il malocchio dalle donne di questa etnia sono trasformati in pennellate di inchiostro nero sui capi di Sofie Gauden che aggiunge motivi geometrici con tocchi di rosso e arancio.
Le silhouette ispirate ai kimono incontrano volumi più occidentali che assomigliano a scudi protettivi: i tessuti sono usati come bende ortopediche dai colori pastello.
Una collezione in cui due culture così lontane, come quella asiatica e quella occidentale, si incontrano e trovano un equilibrio armonico.
LAURE SEVERAC
La collezione menswear presentata da Laure Sévérac è puro colore.
La designer si è interrogata sul problema dell’amore e il suo significato per l’uomo.
La risposta è stata una collezione ricca di colori forti ma allo stesso tempo delicata, che gioca con gli stereotipi dell’uomo come oggetto.
Le lavorazioni a maglia femminili sono sperimentate sull’uomo. I tessuti sono un mix di jacquard reso luminoso da fili di lurex metallico, pizzo, tulle.
La palette cromatica è ispirata ai colori peruviani; mentre la fragilità dell’amore è rappresentata dagli accessori bianchi in ceramica.
Miriam Laubscher
“Yellow, red and blue, Twelve walking paintings” è ispirata all’esperienza multi sensoriale dell’arte di Lygia Clarke: come nel lavoro dell’artista lo spettatore è invitato a manipolare l’opera d’arte così chi indossa i capi di Miriam Laubscher deve giocare con gli abiti.
I tessuti dai colori vibranti sono visti come tele da plasmare.
Forme geometriche in continuo cambiamento rimandano alla classicità di Madeleine Vionnet, stemperata da elementi sartoriali da uomo e da capi appartenenti al mondo dello sport, come i boxer e bomber.
Marie Sophie Beinke
Cercando di dare una risposta alla domanda “Cosa vuol dire essere uomo?”, Marie Sophie Beinke ha creato una collezione maschile ispirata al gruppo di artisti tedeschi Die Brücke.
Capi più astratti, caratterizzati da stampe come incisioni e forme geometriche, sono uniti ad altri ricchi di ricami, knitwear e motivi selvaggi. Così la collezione risulta divisa in due parti che dialogano e si completano armonicamente attraverso le silhouette e i colori forti.