La bussola fashion di The Fashion Atlas, che scova sia i trend del momento che i designer emergenti che pensiamo abbiano il potenziale per diventare futuri punti di riferimento della Fashion Industry, ci ha condotto in Italia, a Cava de’ Tirreni.
Martina Parente, una giovane designer italiana, accanita sostenitrice della moda ecosostenibile che, ad appena 21 anni, ha già alle sue spalle un curriculum di tutto rispetto. Fashion designer, stylist e graphic designer, Martina si approccia alla moda in modo del tutto innovativo: per lei il fashion design va oltre la connotazione estetico-funzionale e assume una valenza etica. La moda, ormai parte del nostro quotidiano, riflette quelli che sono sentimenti sociali, culturali e politici del tempo in cui viviamo. In questo caso, attraverso il fashion design, la giovane fashion designer vuole dare una risposta a uno dei grandi problemi del nostro tempo: l’inquinamento, l’erosione delle risorse e l’aumento dei rifiuti ( leggi qui l’articolo dedicato ai trend che plasmeranno il 2019). Partendo proprio da una delle sfide più grandi che il nostro pianeta si troverà ad affrontare nei prossimi decenni, lo smaltimento dei rifiuti di plastica, Martina ci propone una rivoluzione ecosostenibile dove ognuno di noi, grazie a scelte consapevoli, può fare la differenza. La designer emergente, laureata all’Accademia della Moda di Napoli, ha ideato “Plastic is the new classic”, una collezione interamente realizzata in Newlife, un filato sintetico ricavato dalla plastica riciclata, prodotto da un’azienda italiana all’avanguardia nella fabbricazione di filati ecosostenibili. Il tessuto si è rivelato estremamente versatile, regalando all’urban style della capsule collection, un tocco sofisticato e raffinato: grazie all’utilizzo del Newlife, le ampie forme della gabardina, della salopette e della hoodie, caposaldo dello streetwear, assumono un tocco decisamente glamour e femminile.
Anche lo styling proposto, interamente realizzato dalla giovane designer, si distingue per freschezza ed originalità: l’accostamento dei colori, le scritte anaglifiche e gli occhiali 3d strizzano l’occhio agli anni ‘90, così come il marsupio e la visiera, ormai divenuti oggetti “cult” dello stile casual contemporaneo.
A livello stilistico Martina, dotata di un enorme spirito creativo e di una grandissima curiosità, si lascia ispirare da tutto ciò che incontra sul suo cammino, dalle opportunità che la vita le offre, senza tirarsi indietro e con l’intraprendenza dei vent’anni. Quando le chiediamo quali sono i suoi progetti per il futuro ci risponde che sicuramente continuerà la sua carriera di fashion designer, sua grande passione, ma che allo stesso tempo è attratta dal graphic design, verso cui si è approcciata durante gli anni di studio, e dallo styling, professione cui si è recentemente avvicinata e che ha perfezionato presso il Condé Nast College di Londra. Qualsiasi strada deciderà di intraprendere, siamo sicuri che il suo contributo nel mondo della moda non passerà di certo inosservato.














