La designer emergente Noa Raviv, che unisce il mondo della moda con la ricerca e la tecnologia, dopo la prima collezione Hard Copy ispirata agli errori digitali, esposta anche all’interno della mostra Manus x Machina al Metropolitan Museum of Art in New York, si è trasferita da Tel Aviv a New York, dove continua il suo lavoro di sperimentazione.

Per la collezione Autunno-Inverno 2017  Noa Raviv predilige le tecniche classiche del “taglio e cucito” ma con un tocco contemporaneo, come le stampe digitali sui tessuti. Il risultato raggiunto da Noa Raviv è quello di conferire ai capi delicatezza e poesia: trasparenze, sovrapposizioni, increspature e contrasti cromatici che enfatizzano i volumi dei capi.

Non-Place trae ispirazione dal concetto di “non spazio” coniato negli anni ’90 dall’antropologo Francesco Marc Augé il quale indicava con questo termine i luoghi transitori che non possiedono un senso reale di “spazio” o di storia, come i supermercati, i motel, le strade o aeroporti, luoghi in cui si rimane anonimi ma che ciò nonostante possono diventare importanti in base alle esperienze e legati alla sfera emozionale delle singole persone.

Nelle società contemporanee, l’essere umano trascorre la maggior parte del proprio tempo davanti ad uno schermo, privandosi delle emozioni reali. Siamo dovunque e allo stesso tempo non siamo da nessuna parte.

Foto credits // Ryan Duffin