Fragilità trasformata in forza. “La teoria del bambù”. Questo é il leitmotiv della collezione AI 2017/18 che Marianna Cimini ha presentato durante l’ultima edizione di Altaroma.
Il bambù, tipica pianta giapponese, all’apparenza fragile, in realtà simbolo di forza e tenacia, che non si spezza neanche di fronte alle intemperie più potenti.
Il bambù diventa dunque in questa presentazione stampa all over su gonne, abiti e completi, ma anche concetto cromatico, in cui il negativo diventa positivo, il bianco si oppone al nero, il bordeaux si scurisce o rischiara a seconda del materiale e il blu china rafforza il già radicato legame con l’Oriente.
Gli abiti dall’aspetto severo e castigato, quasi collegiale, sono resi più femminili dalle piccole ruches su spalle e scollatura e dalle applicazioni di leggere piume di struzzo.
I tessuti dalle diverse pesantezze vanno dai raffinati velluti ai panni bouclé, dalle organze trasparenti ai freschi cotoni per finire con il nylon matelassé dei capispalla.
Le sovrapposizioni tra leggero e pesante, trasparente ed opaco e le acconciature volutamente disordinate contribuiscono a dare un’aria più sbarazzina alle modelle in passerella.
La donna di Marianna Cimini resta dunque una sognatrice, abbastanza forte e decisa da fronteggiare la realtà.






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