Una moda nuova che arriva direttamente dal passato, o meglio dalle nostre nonne. L’arte del ricamo è di nuovo di tendenza. Denigrato a lungo come nient’altro che “mestiere delle donne“, negli ultimi anni il ricamo ha avuto una rinascita “morale”, essendo un elemento molto versatile che può essere utilizzato per creare o migliorare una moltitudine di stili di moda diversi. Instagram pullula di foto di ricami e di lavoretti realizzati con tanta pazienza con ago e filo. Perché se la pratica è la stessa di sempre, l’originalità è tutta contemporanea.

Era l’inverno del 2016 e Shannon Downey e migliaia di donne come lei erano impazzite. Donald Trump aveva appena ottenuto una vittoria a sorpresa, battendo Hillary Clinton, che sarebbe stata la prima donna presidente, e c’era molto di cui essere arrabbiati. Queste donne erano così sconvolte che quasi tutte le sere si sedevano sui loro divani e ricamavano per alleviare lo stress, gridare il loro disappunto ed esprimere il proprio estro.

Gli anni seguenti hanno continuato a vedere così l’aumento e l’entusiasmo delle creazioni cucite a mano, assumendo molte forme ed interpretazioni. Bene lo sanno, non solo i particolarissimi artisti di cui tratteremo dopo, ma soprattutto giovani stilisti emergenti che hanno reinventato ciò che tradizionalmente ci aspettiamo dal tessuto ricamato, dandogli un tocco decisamente moderno e molto street.

Tessa Perlow si è impegnata a portare avanti l’arte tradizionale del ricamo nel XXI secolo con le sue fioriture stravaganti e i suoi fantasiosi motivi, applicati sapientemente agli abiti di seconda mano e riciclati. Partendo da una lunga tradizione di rammendo degli indumenti, Tessa Perlow anziché scartarli li trasforma in audace arte da indossare. Le camicie sono solo una parte del suo repertorio, la designer ricama anche il denim per un effetto sorprendente.

La nuova etichetta Sark, iniziata a gennaio di quest’anno dalla stylist Lauren Grant, rende omaggio alla classica camicia bianca rivisitata con ricami sovversivi e dettagli irriverenti. Ispirati a un collage dei ricordi adolescenziali di Lauren, le camicie di Sark sono decorate con accendini bic ricamati, pillole di prozac e torte di bakewell. Altro che ricamo della nonna, viene voglia di tornare agli anni dell’adolescenza.

Conosciuto anche per il suo incredibile lavoro con le maschere di Björk, James Merry, originario del Gloucestershire, ma ora con base su una piccola cabina a 15 minuti da Reykjavik, James è un ricamatore autodidatta. Molto ricercati i dettagli dei suoi lavori: i denti di leone a punto croce, le felci, i funghi e i colibrì utilizzati negli sportswear vintage. Adora la vestibilità del prodotto finale, non bloccato in una cornice su un muro, ma decisamente indossabile.

Meglio conosciuta come Stitch Gawd, Emma McKee non è la classica ricamatrice. Il suo lavoro quasi pixelato è stato indossato da Kweku Collins, DRAM e King Louie, e si è guadagnata il soprannome di Stitch Gawd per la sua arte nel mondo rap di Chicago. Emma non vende mai il suo lavoro, ma impiega invece un sistema di baratto e sceglie di creare solo pezzi per artisti e creativi di cui ammira il lavoro.

Per Parsons grad Tala Barbotin Khalidy, il ricamo è una forma di terapia, più che una semplice decorazione. Ha iniziato a sperimentare il punto croce dopo aver perso sua nonna malata di cancro nel 2016. Questa connessione terapeutica con il ricamo è qualcosa che il designer racconta nella sua collezione, Sira. I suoi disegni unisex e upcycled si trasformano con il suo intricato ricamo, ispirato alle sue origini libanesi, alla sua identità mediorientale.

Street and embroidery, Shannon Downey

Shannon Downey / ricamo di protesta

Street and embroidery, Tessa Perlow

Tessa Perlow / ricamo su abiti riciclati

Street and embroidery, S.a.r.k., London

S.a.r.k. / ricamo sovversivo

Street and embroidery, felpa personalizzata, James Merry

James Merry / ricamo su sportswear vintage

Street and embroidery, Stitch-Gawd

Stitch Gawd / ricamo pixelato

Street and embroidery, Tala Barbotin Khalidy

Tala Barbotin Khalidy / ricamo terapeutico

Probabilmente pensiamo che ricamo e punk non vadano esattamente d’accordo. Eppure Amelia Skarpellis sta cambiando le carte in tavola. La sua collezione di laurea è piena di bellissimi e deliziosi cherubini punk, intricati motivi colorati della Vergine Maria, tatuaggi. Collaborando con il collega, Alexander Anderson, la collezione risale agli anni ’80 ma è completamente moderna, capace di rappresentare “una nuova generazione di punk“.

Lo storico brand Diadora, ha creato una capsule collection per Freeda, progetto editoriale che nasce da una forte istanza di cambiamento per raccontare i tanti modi di essere di una donna. Questa capsule in edizione limitata è nata appositamente per celebrare la femminilità e la donna. Vediamo ricamati occhi, pistole e cuori su vari modelli di felpe, t-shirt e sneakers.

Una giovane embroidery designer  è Camilla Di Magenta.  Ama il ricamo come azione, lavoro dato dal tempo, scelta di materiali e colori e la vive come un’attività che si riappropria del tempo. Innamorata della macchina da cucire, la vede come mezzo di comunicazione ed ogni nuovo lavoro per lei è una sfida perché unico. Una volta realizzato il disegno, a grandi linee, con la macchina per cucire, inserisce poi i dettagli a mano. I soggetti a cui è particolarmente affezionata sono le donne, sia reali che non. I disegni sono realizzati su stoffe, spesso riciclate e poi vengono applicati su t-shirts o giacche. Potremmo definire i suoi disegni molto “rock”.

Questi moderni pionieri dell’ago e del filo invitano a dissentire, offrendo lo spunto ad infinite possibilità di espressione personale. Con il ricamo, infatti, il designer può aggiungere il nome del suo brand, ricamare un messaggio, un’immagine divertente, la lista è infinita. Certamente il ricamo è un modo molto più artistico di ottenere qualcosa, più pensato ed elaborato della stampa. Qui di seguito vediamo impieghi particolari del ricamo, dal più classico “hoop art” che utilizza il telaio da ricamo come cornice, ai più svariati che hanno un’influenza street.

La designer Olga Prinku ricama fiori du delicatissimo tulle. Ha iniziato con l’apprendimento dell’uncinetto, della maglia e dei prodotti in lana per poi arrivare ai fiori secchi e all’arte botanica. È arrivata a sviluppare una tecnica di ricamo floreale usando materiale organico reale, creando uno stile unico e riconoscibile.

Veselka Bulkan pensa al di fuori del telaio da ricamo, combinando  punti con elementi infeltriti a mano. Uno dei suoi pezzi più popolari presenta carote colorate che pendono oltre il telaio di legno. È insolito vedere questo approccio, ma è un modo nuovo di giocare con la composizione.

Definendosi una “pittrice”, l’artista Stephanie Kelly Clark ricama paesaggi desolati che catturano per la bellezza naturale dei loro luoghi, come le onde che si infrangono contro un cielo rosa, che ricorda il tramonto durante l’alta marea.

Per creare i suoi vivaci ricami, Danielle Clough ha trovato una tela improbabile, una racchetta da tennis vintage e racchette da badminton. Facendo uso del filo spesso, intreccia immagini floreali attraverso la rete rigida e incrociata.
Le racchette da tennis vintage sono la base di lavoro anche della designer Sara Paraggio che realizza fenicotteri rosa e cuori surreali.

Come Danielle Clough, Severija Incirauskaite-Kriauneviciene utilizza materiali non convenzionali per i suoi punti. Alcuni dei lavori precedenti includono porte per auto, cucchiai e secchi metallici, ma il suo ultimo lavoro è caratterizzato da punti a croce su un elmo da guerra usato per vincere con la bellezza l’orrore della guerra.

Matthew Cox è un artista con sede a Philadelphia che sperimenta una varietà di media per produrre diverse serie tematiche di lavoro. Radiografie mediche e ricami, sartoria e criminalità, timbri di gomma dipingono tutto lo strato verso un’impressione cupamente comica e anacronistica della condizione umana nel ventunesimo secolo.

Questa piccolissima panoramica di designer moderni ci ha fornito una nuova visione del mondo del ricamo. Ha occupato un posto di rilievo tra le arti antiche e sta riacquistando grande appeal nei giorni nostri, diventando un linguaggio contemporaneo con cui rappresentare i sentimenti dei giovani e della società. Non più semplici fiori romantici o motivi decorativi che rappresentano la bellezza del passato insegnata e custodita dalle nostre nonne ma messaggi rivoluzionari realizzati con ago e filo, capaci di invadere il mondo della moda, partendo dalla strada, passando dal baule antico alle T-shirt indossate da un ragazzo qualunque per le strade di una città qualunque.

Street and embroidery, Amelia Skarpellis

Amelia Skarpellis / ricamo punk

Street and embroidery, Diadora X Freeda

Diadora X Freeda / ricamo femminista

Street and embroidery, Camilla Di Magenta

Camilla Di Magenta / ricamo rock

Street and embroidery, Olga Prinku

Olga Prinku / ricamo floreale

Street and embroidery, Veselka Bulkan

Veselka Bulkan / ricamo con feltro

Street and embroidery, Stephanie Kelly Clark

Stephanie Kelly Clark / ricamo paesaggistico

Street and embroidery, Danielle Clough

Danielle Clough / ricamo su racchetta

Street and embroidery, Severija Incirauskaite Kriauneviciene

Severija Incirauskaite-Kriauneviciene / ricamo su elmo

Street and embroidery, Matthew Cox

Matthew Cox / ricamo su radiografia