Serio ma mai severo, minimal ma mai semplice, fragile ma mai debole. Questi gli aggettivi per descrivere il brand di Singapore MAX.TAN.

La collezione primavera/estate 2017, presentata dapprima a Parigi e poi alla Singapore Fashion Week, si focalizza principalmente sulla sempre più labile differenza, che intercorre tra i generi. L’androginia, così come la intende MAX.TAN, non è quella rappresentazione stereotipata in cui gli uomini indossano abiti e le donne completi da uomo. Di questo trattano le tendenze.

E’ invece un’analisi di ciò che si trova in mezzo, del non definito, di quelle sfumature tra il bianco e il nero, che caratterizzano la maggior parte di noi. Affermare che tutte le donne siano passive e che tutti gli uomini siano aggressivi é infatti un concetto ambiguo e oramai decisamente superato.

Come vediamo in questa collezione, i confini che definiscono il genere vengono irrimediabilmente infranti. Lacci per corsetteria modellano il busto donandogli un’attitude mascolina, mentre pantaloni su misura sono tagliati in modo da cadere in maniera estremamente femminile.
Ed é proprio in questa coalescenza di generi che si trova un punto di incontro universale.

 

Lo stile é rilassato, ma al contempo finemente ricercato, come dimostrato dal taglio sartoriale con cui viene concepito ogni singolo capo.

La vestibilità over degli chemisier e delle giacche maschili viene costretta in vita dai lacci per corsetti, rendendo la silhouette molto femminile. Le gonne longuette sono ampie e scivolate, mentre i pantaloni passano dal modello skinny per gli shorts, a modelli over a cavallo basso o con ampi spacchi centrali per i lunghi.

Il bianco e il nero, unici colori presenti, si uniscono a creare fantasie optical o valorizzano i tagli e le forme dei modelli nella versione monocroma.

Le scollature non sono mai accentuate, fatta accezione per le giacche e i gilet di taglio maschile, dove il seno appena accennato viene coperto da fasce elasticizzate. I tessuti variano dal jersey al raso, dall’organza al denim, anch’esso nero con cuciture bianche. Ogni dettaglio contribuisce quindi a creare un senso di asimmetrica armonia, come i tagli monospalla di alcuni top o le maxi tasche con ruches create da piccole coulisse. Lo stesso effetto viene riproposto anche sulle spalle lasciate scoperte dalle ampie maniche con ruches.

La testimonianza che ci arriva da Oriente consiste proprio nel fatto che in una società liquida come quella attuale, qualunque distinzione, sia essa di genere, di età o di provenienza geografica, diventa oramai obsoleta e lascia spazio a quel mix&match culturale che dovrebbe contraddistinguere una moderna realtà globale.

 

Per saperne di più: Max.Tan