Un team di ricercatori del National Graphene Institute dell’Università di Manchester, in collaborazione con l’azienda di moda innovativa CuteCircuit, ha presentato pochi giorni fa il primo abito contenente grafene.
Lo chiamano “wonder material”, perché per le sue straordinarie proprietà potrebbe rivoluzionare la nostra vita, dalla medicina all’architettura, passando per la chimica e l’edilizia, fino a toccare la moda. Il grafene, infatti, è un materiale leggerissimo e resistente (ben 200 volte più dell’acciaio), è flessibile ed è un ottimo conduttore di energia.
Francesca Rosella, direttrice creativa di CuteCircuit – leader mondiale nel settore della moda interattiva e del wearable technology – e il gruppo di ricerca dell’Università di Manchester hanno voluto sperimentare le applicazioni di questo innovativo materiale anche nella fashion industry.
Il vestisto, un little black dress, indossato dalla modella Bethan Showerby, è stato realizzato inserendovi il grafene per alimentare i LED cuciti sulla superficie dell’abito. Una volta fissate, le luci, poi, sono state programmate per attivarsi grazie al movimento della persona che indossa il vestito.
Il risultato? Un abito high-tech che si illumina e cambia colore seguendo il respiro di chi lo indossa.
Quando la tecnologia intelligente sposa l’haute couture, non può che nascerne una nuova, avvincente, bellezza.