Nella vita di tutti i giorni siamo circondati da oggetti ai quali non diamo grande valore. E se proprio uno di quegli articoli, il più impensabile, diventasse l’accessorio di maggiore tendenza delle passerelle dell’estate 2018?

Con il diktat “see-through”, le borse in plastica conquistano il primo posto come must-have per le strade delle capitali della moda.

La sua prima comparsa fu nel 2011: il designer belga Raf Simons, allora direttore creativo di Jil Sander, portò in scena per la collezione primavera/estate un sacchetto di plastica arancione che fece impazzire il pubblico. Considerato dalla stampa l’Anti-Bag per eccellenza, quella busta fu il primo passo verso la decontestualizzazione del classico sacchetto per la spesa e la messa in discussione dell’idea di borsa, ponendola democraticamente alla portata di tutti.

In plastica o con lustrini, come quelle presentate nella primavera/estate 14 da Ashish, in rete o stampate, ispirate alle borse da mare o a quelle contenenti la trapunta della nonna, molte varianti sono state suggerite e dimenticate dall’industria della moda durante l’ultimo decennio.

Nel momento in cui gli occhi di ognuno sono focalizzati sulla protezione dell’ambiente e sulla diminuzione degli sprechi, quasi come un paradosso le borse di plastica si fanno spazio nell’idea comune che la normalità quotidiana e la bruttezza siano la nuova estetica del lusso, il nuovo massimo emblema stilistico del fashion system, da contrapporre all’ideale collettivo di eleganza e bellezza: il normcore.

La tendenza è stata nuovamente ripresa nel 2017 da Demna Gvasalia con la Balenciaga Tote, ispirata alla blu Frakta del brand svedese di arredamento Ikea, diventando il punto di riferimento al quale molte case di moda si sono successivamente accodate.

Rivisitate in pelle colorata di agnello con stampe che ricordano loghi di supermercati tedeschi, dall’estetica kitsch sono le shopper di Balenciaga, create sempre dal designer georgiano, in chiave più resistente rispetto ai classici sacchetti, mentre Phoebe Philo, ex-direttrice creativa di Céline, è rimasta fedele al solito prototipo, proponendo borse in vinile trasparente con il logo del brand e un messaggio di avvertenza stampati. A reinterpretarli è stato anche lo storico brand inglese Burberry: nel recente show di febbraio ha presentato in passerella delle buste in latex dai colori pastello, non acquistabili se non come shopper per contenere compere di altri capi del brand.

La questione che scatena il dilagarsi dello scandalo e delle chiacchiere negative dei media non è l’oggetto in sé, ma la sua rappresentazione nella vita quotidiana rapportata al prezzo di queste rivisitazioni: nonostante i costi che superano i tre zeri e  le limited edition, le nuove borse di plastica hanno fatto impazzire tutti, diventando sold out.

Burberry FW 2018 sacchetto plastica pastello

Burberry 

Burberry FW 2018 sacchetto plastica pastello

Burberry

Burberry FW 2018 sacchetto plastica pastello

Burberry

Jil Sander sacchetto plastica borsa

Jil Sander // 2011

sacchetto di plastica, tendenza, ashish,

Ashish // 2014

sacchetto di plastica, tendenza, ashish,

Ashish // 2014

sacchetto di plastica, tendenza, ashish,

Ashish // 2014

sacchetto di plastica, tendenza, ashish,

Ashish // 2014

Balenciaga tote blu frakta ikea

Balenciaga Tote

Balenciaga shopper borsa plastica in pelle rossa

Balenciaga

Céline sacchetto borsa plastica con stampa logo

Céline // SS 18

Balenciaga shopper borsa plastica in pelle rossa

Balenciaga

Balenciaga shopper borsa plastica in pelle gialla

Balenciaga