Tra i brand più esclusivi presenti presso il gallery-store D.Di Mauro di Daniela Di Mauro a Cava de’ Tirreni c’è Maria e Luisa, un brand italiano che realizza pezzi unici di alto artigianato.
Maria Luisa Pianegonda, la designer che si cela dietro questo progetto, ci ha raccontato la sua storia, che ci piace perchè al centro c’è una donna dall’animo forte e gentile che crede fermamente nella bellezza del Made in Italy.
Un’eccezionale maestria artigianale, uno stile originale e standard elevatissimi sono gli ingredienti dei gioielli Maria e Luisa in argento 925. Anelli, bracciali, collane e orecchini, sono realizzati a mano da maestri orafi milanesi che ne seguono la nascita fin dal primo disegno. L’utilizzo del bulino s’intravede nelle minime preziose imperfezioni che rendono ogni gioiello un pezzo unico.
Scopriamo insieme la designer Maria Luisa Pianegonda.

Raccontami qualcosa di te. Chi è Maria Luisa…
Arrivo da una famiglia semplice dove sono stata e sono molto amata. Ho studiato come operatrice turistica perché mi piaceva molto l’idea di viaggiare per il mondo, imparare le lingue, un lavoro che poi non ho mai fatto. Il primo lavoro, infatti, è stato a Vicenza nel settore orafo. Ho così coniugato la mia passione per il viaggio e le relazioni umane a quello che è la mia passione da sempre, ovvero il mondo del gioiello.
Che cosa è per te l’ispirazione e cosa ispira il tuo brand?
L’ispirazione arriva dalla cultura, dai popoli, da queste onde forti dal passato. Il gioiello è di per sé un ornamento che veniva usato da sempre. Mi piace molto rivedere quelli che sono stati i gioielli di alta gioielleria, guardarli, realizzarli e riproporli in chiave moderna. Li creo pensando a me e ad un ideale di donna che può capire quanto può valere il suo gioiello in termine di qualità, di stile, di ricerca, ma anche di messaggio. Mi piacciono le pietre, ma non è una pietra che determina la bellezza di un gioiello, è lo stile, il carattere, la forma, la nobiltà con cui è costruito. La cosa di cui vado fiera è che i miei gioielli sono realizzati da maestri orafi artigiani italiani che lavorano l’alta gioielleria per un cliente finale che merita il meglio, non un prodotto made in China, a basso costo, in strutture poco adeguate.
Quali sono i viaggi che hanno inciso maggiormente sulle tue creazioni?
Sostanzialmente i viaggi sono stati due. Uno è stato quello personale molto importante e faticoso, una grande ricerca dentro me stessa. Sentivo di dover fare un cambiamento e cercare delle risposte. Ho trovato una strada che mi ha portato a cercare ciò che era nel passato e riproporlo in una chiave moderna. Poi c’è stato un viaggio vero e proprio dopo un lunghissimo periodo di lavoro. Ho cominciato a viaggiare con il mio compagno con la Fondazione Pangea, attiva nel campo dei diritti umani: India, Afghanistan, Nepal ma anche in Italia. Un viaggio attraverso le culture, i popoli, che mi hanno portato a vedere la vita in maniera diversa.
Quali tecniche e materiali prediligi per creare un gioiello Maria e Luisa? Come nasce una tua creazione?
L’argento è un materiale malleabile che mi piace per il colore, il messaggio, anche se è considerato il fratello meno nobile dell’oro. I maestri orafi a cui mi affido lavorano tutto a mano, senza l’aiuto di tecnologie computerizzate. I miei gioielli hanno tutti l’intarsio, realizzato con penna su cera e poi con il bulino si svuota e vengono creati dei giochi di pieno e di vuoto. Argento, ma anche oro, pietre naturali, preziose e semi preziose. Quarzi fumè, rosa, cognac, e prasiolite, ametista, onice, topazi london e sky sono le pietre naturali che compongono il mio mondo. Tutte le pietre sono naturalmente tagliate in Italia.
Che cosa è per te un gioiello? Quali sono le caratteristiche o aggettivi che lo definiscono?
Il gioiello è espressione di carattere, di una filosofia di pensiero. Quando indosso un mio gioiello mi piace, mi rappresenta, nonostante lo indossi tutti i giorni. Non potrei scegliere un gioiello solo perché prezioso. Anche negli occhi di chi acquista un mio gioiello, al di là del fatto che sia d’argento, che abbia un brillante o una pietra naturale, ricerco l’amore.
Il tuo gioiello preferito – anche uno storico – che ami particolarmente e che magari avresti voluto creare tu.
Amo i gioielli, non ho mai desiderato quello che non potevo avere. Mi sono sempre piaciuti i bracciali di Fulco di Verdura, li trovo molto belli. I suoi gioielli sono stati indossati dalle più famose attrici di Hollywood.
A chi faresti indossare un tuo gioiello?
In questo mondo di influencer che devono “influenzare”, sono le clienti le migliori testimonial. Ci sono delle donne che ho conosciuto in passato che mi hanno ispirata per la loro grande tenacia. Tra loro una giornalista conosciuta in Afghanistan, Lucia Boracci, inviata di guerra che senza paura e grande forza ha raccontato storie da luoghi di guerra. Per lasciare un segno non basta impressionare il pubblico facendo vedere l’armadio pieno di borse, vestiti, scarpe. Bisogna avere il carattere di chi vuole fare, la forza, il coraggio di chi guarda la vita a testa alta.
Cosa è per te il Made in Italy?
Il made in Italy è rispetto, rispetto per la qualità, per i diritti umani, per l’ambiente, qualità, etica, stile di vita e pensiero. Quella “Dolce vita” che tutto il mondo ci invidia, fatta di bellezza, arte, rispetto per il passato e di una grande attenzione per il futuro. Siamo un popolo di grandi artisti e dobbiamo portarlo avanti essendone portavoci.
I miei gioielli sono 100% realizzati in Italia con il massimo della maestria orafa.
Chiudi gli occhi. Un oggetto o una forma che ti fa pensare all’Italia?
Un bel piatto di pasta.






