Un’armonia di contrasti è la nuova collezione di Plan C, marchio italiano di Carolina Castiglioni, presentata durante la Milano Fashion Week. Autentico e personale, lo stile della designer riesce a creare perfetti equilibri antitetici. Mescolando insieme mascolinità e femminilità, esuberanza e discrezione, innovazione e classicità, la collezione si presenta come atemporale, dinamica e spontanea, facilmente adattabile alla personalità unica di ogni donna.
In questa Fall/Winter19 Plan C non lascia spazio alla classicità: stile urban e capi di ispirazione workwear ben si incontrano con eleganza e femminilità in outfit rivisitati e lussuosi, come gonne a pieghe in viscosa abbinate a K-way colorblock, patch geometrici su suit in velluto, trench in cotone e completi arricchiti da funzionali tasche in tessuti tecnico, gilet e cappotti in cavallino e montone stampati combinati con fluidi abiti a pois abbelliti da ruches.
Proposta in molteplici modelli con filati differenti, la maglieria è la vera protagonista di questa stagione.
Declinata in morbidi cardigan mélange, modelli colorblock in mohair, maglioncini maschili a girocollo in lana di Shetland e gilet in jacquard, la designer Carolina Castiglioni dona al knitwear il ruolo di mettere in risalto lo stile eclettico e creativo del brand.
Caratteristiche riscontrabili non solo negli abiti, gli accessori e le stampe propongono una varietà di creatività e personalizzazione. Elaborazioni fotografiche realizzate dai figli della designer diventano grafiche glossy e pouch naif che impreziosiscono le varie proposte di borse, realizzate in versione ecopelle strutturata e tote in canvas spalmato.
A completare i look, diversi modelli di calzature contribuiscono a personalizzare lo stile: classici e scultorei i sandali dal tacco metallico e le suole extra large sono contrapposti a stivali in pelle e tessuti tecnici dallo stile più street, accanto ai quali un tocco di femminilità è dato da slipper in blocchi di colore e scarpe flat con nastri da avvolgere intorno alle caviglie.
Photographer / Olga Mai
