Nonostante le defezioni di molti colleghi, buyer e influencer che a sono rimasti a Shenzhen, Pechino e Wuhan, Annakiki è una  dei pochi designer cinesi che ha deciso di prendere parte alla Milano Fashion Week.

Abbiamo partecipato alla sua sfilata, tenutasi lo scorso sabato. Bocche cucite, ma non solo, per la sua nuova collezione autunno-inverno 2020 ispirata al sovraccarico di informazioni a cui siamo quotidianamente sottoposti. Rouches destrutturate tagliate al vivo, ampie maniche, accessori metallici che “proteggono il cervello” ed elementi in 3D che arricchiscono i capispalla. Tutto questo per rappresentare il senso di inadeguatezza dell’uomo intrappolato in un bozzolo chiamato “Information Era“.

Annakiki è da sempre molto vicina all’evoluzione tecnologica, basti ricordare la collezione “Fashion Flair” creata con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale degli smartphone Huawei.

Coniando il termine “infoxication”, Annakiki lancia la sua denuncia, poco velata, nei confronti del sovraccarico di informazioni che quotidianamente invadono il nostro cervello. Internet, televisione, intelligenza artificiale, social media, un continuo bombardamento di informazioni. Un mix spesso indecifrabile tra real e fake news che portano l’individuo ad alimentare una perversa sete di conoscenza e ad autorizzare chiunque ad essere un incubatore di notizie.

Con la collezione Fall 2020 Annakiki invita tutti noi a un’introspezione e prova a ristabilire l’equilibrio tra lo sviluppo tecnologico e le esigenze dell’essere umano. Abbiamo visto sfilare in passerella le silhouette e le lavorazioni classiche di Annakiki, rivisitate attraverso le moderne stampe digitali, i design asimmetrici.

Le nuances di colori variano tra toni caldi del marrone, verde e arancione mixati  ma ai colori dell’arcobaleno.
Una sorta di viaggio tra passato e futuro.