Fin dalla nascita i nostri occhi sono stati abituati a distinguere ciò che c’è nel mondo a seconda di tonalità diverse. Tutto ciò che ci circonda ha un colore specifico, che ne identifica le proprie peculiarità. Le nostre esperienze, le religioni e la nostra cultura ne influenzano la percezione: elencando qualche esempio, nella cultura occidentale il rosso rappresenta il fuoco e la passione, il blu il mare, il cielo e la tranquillità, il verde la natura e la crescita.
È dalla percezione di un colore che nasce l’idea della nuova capsule collection SS19 dell’emergente designer napoletana Claudia Imperatore. -4, nome di questa piccola collezione, ha come protagonista indiscusso il colore verde, influenzato dalla cultura orientale. Simbolo cinese di purezza, salute, sincerità e affidabilità, questa tinta accompagna il viaggio di itineranti orientali pronti a condividere la loro cultura e ad assorbire le influenze occidentali. Mera espressione dei repentini cambiamenti della società, questi viaggiatori street sono il risultato del fenomeno della globalizzazione: la propria estetica e la propria personalità, assimilata da viaggi ed usanze differenti, è tradotta negli abiti.
Popeline, organza iridescente e PVC trasparente accompagnano, con la loro innovazione, le linee semplici di ogni pezzo della collezione. Adattandosi dinamicamente alle esigenze del fruitore, ogni capo può essere accorciato e modificato, può nascondere o scoprire tasche a seconda della sovrapposizione di alcuni pannelli, tutto ciò tramite l’utilizzo di ciappe che possono essere aperte o chiuse per rispondere ad ogni preferenza.
Al passo con l’espansione mediatica e culturale, la capsule collection di -4 si fa largo tra i bisogni delle generazioni dei più giovani, fornendo loro accessori componibili che soddisfano la quotidianità.
Luogo comune di sosta per automobili, il piano -4 di un parcheggio si trasforma in un luogo di transito e meditazione, location perfetta per immortalare, tramite lo shooting del fotografo emergente Nicola Pagano, i modelli viaggiatori in tutta la loro espressività, durante una delle tante pause lungo il percorso.





