La nostra vita è radicalmente cambiata in un batter d’occhio: si esce solo per necessità e indossando rigorosamente mascherina e guanti.

La mascherina è un accessorio che fino a poco tempo fa era un costume tutto orientale e ora si è diffuso a livello globale, entrando a far parte della cultura occidentale.

Leggi  l’articolo sulle motivazioni socio-culturali dell’utilizzo della mascherina presso i popoli asiatici.

Non siamo abituati a coprire il volto e a nascondere il nostro sorriso, ma la pandemia ci ha invasi facendo diventare la mascherina un accessorio di massa, utile e indispensabile.

Le aziende si riconvertono per produrre mascherine usando materiali e tessuti efficaci e, nei casi di eccellenza, innovando e reinventando il prodotto.

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Tendenza e innovazione: mascherine anti coronavirus

L’innovazione tecnologica ha spinto brand, aziende e ricercatori a studiare e progettare mascherine innovative che, al di là della funzione protettiva, sono dei veri e propri dispositivi anti contagio.

Da prodotti di massa con facile distribuzione come la mascherina usa e getta, si va a prodotti futuristici.
Alcune tipologie di mascherine sono riciclabili e riutilizzabili.

Progettare mascherine innovative, per le aziende, non è solo un fattore di business ma anche sociale.

Da qui l’idea e la necessità di creare dei dispositivi protettivi che ci consentano di stare insieme senza correre dei rischi.

La tuta futuristica Micrashell by Production Club

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Futuristica, la tuta protettiva Micrashell presentata dallo studio creativo Production Club. Per il design si sono ispirati a brand come Nike Lab, Ambush Design e a designer come Yohji Yamamoto.

Un dispositivo di protezione individuale pensato per il clubbing e per i party del prossimo futuro. Dotata di accessori per l’utilizzo dei telefoni e un sistema integrato per il consumo di cocktail e vaporizzatore.

Nulla sarà più lo stesso, soprattutto il modo in cui ci divertiremo, così Production Club ha pensato ad una tuta che rappresenta il “futuro dell’interazione umana”.

Infatti, il motivo principale che ha mosso Production Club alla progettazione di questa tuta, è che il divertimento e la condivisione sociale sono un aspetto fondamentale per la salute mentale degli esseri umani.

Dotata di un casco e una tuta che copre solo la parte superiore del corpo, la tuta Micrashell offre alle persone un modo per radunarsi e festeggiare in modo sicuro durante una pandemia e nel prossimo futuro.

Per ora è solo un prototipo, ma a breve verrà prodotta e testata.

Lo scudo facciale minimalista di Joe Doucet

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Il designer concettuale Doucet di New York ha disegnato una mascherina di protezione dallo stile minimale, caratterizzato da occhiali da sole.

Questo progetto è stato realizzato rispondendo alla domanda: “Come convinciamo le persone ad utilizzare un oggetto al quale non sono abituati?”.

Così, Doucet ha pensato di rielaborare il concetto di dispositivo di protezione individuale per utilizzo non medicale.

Il designer è consapevole che nel prossimo futuro, in attesa di un trattamento efficace al virus, le persone dovranno cambiare le proprie abitudini e che la mascherina di protezione sarà un accessorio necessario.

Lo scudo facciale, insieme alla mascherina, è un ottimo sistema di protezione per il volto, perché non renderlo “cool” perfetto per fashionistas e persone comuni che non vogliono rinunciare ad un accessorio glamour?

Smile for our NHS

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Con la campagna Smile for our NHS, le celebrità Stephen Fry, David Baddiel ed Elizabeth Hurley hanno indossato le mascherine per il viso disegnate da Ron Arad.

Sono mascherine di cotone stampate con ritratti di artisti famosi tra cui Picasso, Matisse e Dalí, che saranno vendute per raccogliere fondi per il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito, impegnato nella lotta contro il coronavirus come tutti gli altri paesi del mondo.

Perché la stampa di opere d’arte? Per rallegrare le persone, ha dichiarato lo stesso Arad. 

HAMON AG la mascherina riutilizzabile di Mitsufuji

HAMON AG la mascherina riutilizzabile di Mitsufuji

L’azienda Mitsufuji, un brand che sviluppa prodotti indomabili, per combattere la diffusione del coronavirus ha lanciato HAMOG AG, una mascherina che può essere lavata e riutilizzata numerose volte.

Realizzata in fibre medicali riesce a filtrare il 99% dei pollini e germi. Al suo interno è presente un foglio di “agposs”, una fibra argentata che ha una funzione antibatterica.  È una mascherina ad alta prestazione che può essere lavata e utilizzata fino a 50 volte.

Il template di Germain Verbrackel da stampare a casa

Per fermare la diffusione del coronavirus COVID-19 Germain Verbrackel, designer industriale, ha condiviso con un video il suo metodo per creare, a casa, una mascherina protettiva di carta usa e getta.

Per realizzare questa mascherina occorre carta, nastro adesivo, spago e una stampante A4. Di sicuro non è medica, ma funge ugualmente da barriera protettiva quando siamo fuori casa per commissioni veloci.

Mascherina per non udenti

Ashley Lawrence, studentessa universitaria, per aiutare non udenti e ipoudenti ha progettato una mascherina facciale con una finestra trasparente all’altezza della bocca. In questo modo si consente agli altri di vedere e leggere le labbra e le espressioni facciali.

Attualmente Lawrence sta aiutando gratuitamente coloro che fanno parte della comunità dei non udenti o con problemi di udito.

Chi ne avesse bisogno può contattarla a questo indirizzo di posta elettronica: dhhmaskproject@gmail.com

Dispositivo di protezione individuale NIKE

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NIKE ha progettato dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per tutti gli operatori sanitari che lavorano in prima linea nella lotta al COVID-19.

Si tratta di una visiera prodotta con materiali utilizzati per l’abbigliamento e le scarpe da ginnastica.

Il progetto delle maschere pieno-facciali di Nike è stato realizzato lavorando a stretto contatto con la Oregon Health & Science University.

Per la realizzazione delle visiere, Nike sta utilizzando il poliuretano termoplastico generalmente utilizzato per le suole delle Nike Air.

Una visiera composta da 3 parti che necessitano di 9 semplici step per essere assemblati. Una riconversione ammirevole da parte di uno dei brand sportwear più importanti.

Guardian G-Volt

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Il materiale delle meraviglie, il grafene, si rivela utile anche nella lotta al coronavirus.

Guardian G-Volt è la mascherina innovativa progettata da LIGC Applications, una società di New York.

Questa mascherina ha un sistema di filtrazione che è efficace al 99% contro particelle di oltre 0,3 micrometri.

Il grafene è un materiale naturalmente antibatterico. Questa proprietà viene utilizzata dalla Guardian G-Volt grazie ad un filtro di grafene indotto da un laser per intrappolare, smog, virus e batteri.

La mascherina svolge una triplice azione: blocca batteri e virus; li espone ad una carica elettrica che annulla la loro azione e infine la mascherina può essere sterilizzata grazie al calore della porta USB.

Fibbia Creality realizzata con stampa 3D

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Guoliang Ji, produttore cinese di stampanti 3D Creality, ha fabbricato delle fibbie che rendono le mascherine meno dolorose da indossare per gli operatori sanitari che curano i pazienti con coronavirus.

Chiunque abbia una stampante 3D adatta può scaricare il file del design della fibbia Creality e aiutare chi è costretto ad indossare, per diverse ore, dispositivi di protezione individuale (DPI).

Resting Rick Face

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L’artista Danielle Baskin ha creato Resting Risk Face, una mascherina innovativa con riconoscimento facciale.
La foto 2D del volto viene trasformata in un’immagine 3D da stampare sulla mascherina.

Sembra che queste maschere siano quelle più ambite e la notizia è già spopolata sui diversi social network.

Baskin dichiara che “tante persone nell’industria medica adorerebbero questi dispositivi, così come i malati di cancro, le persone con gravi allergie stagionali e i bambini. I volti potrebbero essere una caratteristica, ma penso che altre stampe uniche sarebbero perfette per coloro che hanno bisogno di indossare maschere quotidianamente per la vita”.

Un mascherina che vuole non essere una”barriera”.

mascherina DROP

mascherina DROP

Il made in Italy progetta DROP, la mascherina innovativa contro il coronavirus che non si butta mai, riutilizzabile grazie alla possibilità di cambiare esclusivamente il filtro.

È in gomma termoplastica con un copri-filtro che trattiene un filtro di protezione ad alte prestazioni.

Ideata dall’azienda siciliana Cappello Group, con sede a Ragusa, entrerà in produzione a fine maggio 2020.

Prima di andare sul mercato, queste mascherine devono soddisfare tutti i test e i requisiti previsti dalla normativa, per la validazione del prodotto.