“Koyaanisqatsi” il titolo della collezione ss17 di Lee Wood, inglese di nascita, ma ormai italiano d’adozione.
La parola della lingua amerinda sarà nota a molti come il titolo del film sperimentale del 1982, primo di una trilogia, del regista Godfrey Reggio e il suo significato sta a indicare un tipo di vita tumultuosa, in disintegrazione e quindi una condizione che richiede un altro stile di vita.
Proprio il film sopra citato è stato il punto di partenza del designer, che tuttavia ha analizzato con occhio critico il mondo in cui viviamo, facendo così del termine “koyaanisqatsi” una metafora pungente del cosiddetto “sogno americano” inteso non tanto come principio nazionale, quanto piuttosto come un’idea di miglioramento nella vita in generale.
In perfetta linea con lo spirito del brand L72, mr Wood ha guardato agli anni ’50 osservando l’immaginario pubblicitario, il sorgere di un mondo commerciale che oggi è diventato sempre più caotico… A contribuire alla descrizione di questo caos è stato l’artista Roberto Amoroso che ha realizzato un intreccio grafico di icone delle reclame italiane degli anni ’50 con simbolismi tratti dalla moderna ossessione per i social.
Da un punto di vista prettamente tecnico la collezione si caratterizza per la predominanza di colori come bianco, nero petrolio, rosso accesso accostati a tonalità più tenui come beige e rosa.
I tessuti usati sono il cotone, la viscosa e la seta, che in alcuni capi è impreziosita da ricami rigorosamente cuciti a mano con l’utilizzo di materiali e texture differenti.
In perfetto equilibrio tra passato e futuro è una collezione che non vuole essere solo di tendenza, ma esprime un messaggio profondo e ben preciso che è appunto la volontà e la necessità di rallentare le situazioni e di dedicare un momento alla riflessione per contemplare l’attuale stato globale.
The collection
Article/Mirko Pedone
Photos/Valerio Nico